monoblocco prefabbricate in cemento armato vibrato.
Nella posa in opera, tali manufatti vengono interrati a livello della condotta di
drenaggio delle acque meteoriche di dilavamento e sopraelevati al piano di
campagna tramite strutture di rialzo e di copertura carrabile o pedonale.
Sulle coperture sono praticate aperture munite di chiusini in ghisa di classe adeguata
e sufficienti in numero e disposizione a consentire l’ispezione e la pulizia delle vasche.
Le discipline regionali finora emanate in materia definiscono le “acque di prima pioggia”
come le prime acque meteoriche di dilavamento fino ad un’altezza massima di
precipitazione di 5 mm. , uniformemente distribuiti sull’intera superficie scolante ,
relativamente ad ogni evento meteorico preceduto da almeno 48 ore di tempo asciutto.
Tali acque contengono le sostanze inquinanti trascinate nel dilavamento della superficie
scolante e quindi devono essere separate dalle successive (seconda pioggia) e, ove non
recapitate in fognatura nera , devono essere assoggettate a particolare trattamento
prima del loro scarico.
Per superfici poco inquinate (vie di transito veicolare, parcheggi, ecc.) viene in genere
previsto un trattamento di sfangamento e disoleazione .
Per superfici più inquinate (depositi di prodotti, scarti, rifiuti, ecc.) può risultare
necessario il ricorso ad un trattamento chimico ( chimico-fisico ).